[2004#08] verdi e bodoni
Forza ed eleganza, questi i caratteri della grafica (italiana), ti spiega Vignelli, con quel suo fare divertito e sicuro che ammalia e convince subito; forza ed eleganza per esprimere i contenuti, per far sì che possano parlare chiaro, nitido, diritto, con garbo e nerbo.
La minima forma utile, per dirla con una formula, nasce dal materiale, continua Vignelli, dalla sua complessione intrinseca; il progettista deve saperne discernere la struttura, scrutarne la complessità, ascoltare per orchestrarla, per organizzare l’informazione in modo responsabile ed efficace, razionale e fungibile. Imparare dalle cose, non imporre forme a priori.
Servono: tempo e passione, dedizione e impegno, chi ne è avaro non ci si azzardi.
Il resto lo si può ben lasciare agli artisti. Di cui il mondo della grafica par oggi repleto, sino alla nausea; quelli che fanno le riviste in modo che non si possano leggere (tanto si ve[n]de la copertina), i manifesti per manifestar se stessi, i libri con caratteri di tendenza e le immagini sovrapposte e se non c’è l’argento tra i colori di stampa, almeno un fluo, per favore…
[chiosa all’intervista a Vignelli pubblicata in in G. Camuffo (a cura di), Red, wine ad green. 24 Italian Grahic Designers, Studio Camuffo, Venezia 2004]
cfr voce Bodoni in Wikipedia
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