teorici dell'arte

Viktor Sklovskij

"Nei manuali, i problemi sono disposti in bell'ordine. Alcuni problemi vogliono un'equazione con una sola incognita, altri, di seguito, ne richiedono di secondo grado.
Le soluzioni si trovano alla fine, incolonnate:
4835 5 pecore.
4836 17 rubinetti.
4837 13 giorni.
4838 1000 aringhe.
Sciagurato chi comincia lo studio della matematica direttamente dalle "soluzioni" e cerca di trovare un senso nell'accuratissima colonna.
Importano i problemi, il loro svolgimento, non le soluzioni. Si trovano nella situazione di chi, volendo studiare la matematica,
studia le colonne delle risposte, quei teorici ai quali nelle opere d'arte interessano le idee, le conclusioni, non la struttura delle opere.
Nel loro cervello si forma la colonna seguente:
romatici = rinuncia religiosa
Dostoevskij = ricerca di Dio
Ròzanov = problema del sesso
anno 18° rinuncia religiosa
anno 20° ricerca di Dio
anno 21° trasferimento nella Siberia Settentrionale.
Ma per i teorici dell'arte esistono le cattedre universitarie, come per i baccalà esistono gli essicatoi; del resto, poverelli, non dànno noja a nessuno.".